Il Comitato Arci di Terni è attivo da anni nel settore dei servizi rivolti agli immigrati. Nel 2007 entra a far parte del sistema SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) e dal 2014, insieme ad Arci Solidarietà e altre associazioni, gestisce otto progetti SPRAR in collaborazione con i Comuni di Terni, Narni e Spoleto.
I servizi erogati agli ospiti dei progetti vanno dall’insegnamento della lingua italiana, all’assistenza sanitaria, alla tutela legale, alla mediazione linguistico-culturale, all’orientamento professionale e lavorativo, all’inclusione sociale.
La storia che vi raccontiamo oggi è quella di Abubacarr e Yamadou, due ragazzi ospiti del gruppo appartamento “Telemaco”, gestito da Arci Terni all’interno del Progetto Sai dedicato ai minori stranieri non accompagnati.
Entrambi precedentemente accolti nella Comunità Educativa “Il Tiglio” di Ferentillo, stanno ora sperimentando l’esperienza della semi-autonomia. Mentre Abu è ormai un veterano, Yama si è affacciato da poco in questa nuova vita, desideroso di seguire le orme del suo “fratello” maggiore.
Due momenti diversi di due percorsi simili, due storie di accoglienza e integrazione che i ragazzi ci hanno raccontato in un’intervista. Ovviamente doppia.
Ciao, come ti chiami?
Y: Ciao, mi chiamo Yamadou.
A: Io sono Abubacarr.
Quanti anni hai?
Y: Ho 17 anni.
A: Io sono più grande, ho 19 anni.
Da dove vieni?
Y: Vengo dal Mali.
A: Vengo dal Gambia.
Da quanto tempo sei in Italia?
Y: Non molto, da 1 anno e 4 mesi.
A: Io da 5 anni.
Dove abiti?
Y: Da quattro mesi vivo in un gruppo appartamento a Terni, prima abitavo in una Comunità educativa a Ferentillo.
A: Anche io ho vissuto a Ferentillo, in una comunità che accoglie minori stranieri. Da due anni vivo a Terni, in un gruppo appartamento.
Che cos’è un gruppo appartamento secondo te e in cosa è diverso dalla Comunità?
Y: In Comunità si lavora molto sull’educazione, ti insegnano a comportarti bene e a rispettare le persone. Quando entri nel gruppo appartamento già conosci le regole, sai come comportarti e puoi viverci senza problemi. Poi in Comunità facciamo spesa con gli educatori, mentre qui vado da solo e devo essere bravo a gestire i miei impegni.
A: È un appartamento in cui i ragazzi vengono inseriti per essere più autonomi. La Comunità ti aiuta a crescere, il gruppo appartamento lavora molto sull’autonomia e ti aiuta a sviluppare delle qualità per il futuro.
Com’è la tua giornata tipo?
Y: Mi alzo alle 6, faccio la doccia e vado a scuola dalle 8 alle 14. Torno a casa, mangio e vado da Roberta, l’insegnante di italiano dell’Arci, per fare gli esercizi. Grazie a lei sto migliorando molto.
A: La mattina vado a scuola, il pomeriggio invece faccio il Servizio Civile con l’Auser, un’associazione con cui aiuto le persone anziane nelle attività quotidiane. La sera torno a casa, cucino, studio e passo il tempo in sala con gli altri ragazzi.
Che scuola frequenti?
Y: Frequento il secondo superiore all’IPSIA, corso di manutenzione e assistenza tecnica.
A: Faccio il quinto superiore all’alberghiero. Tra poco avrò gli esami di maturità e subito dopo andrò per 3 mesi a Saragozza, ho vinto una borsa di studio con l’Erasmusplus.
Quando hai iniziato a frequentare la scuola in Italia e che corsi hai fatto?
Y: Ho iniziato il corso di italiano dell’Arci a dicembre del 2021, poi ho fatto A1, A2 e terza media.
A: Ho iniziato a frequentare il corso interno appena arrivato nel 2014, poi sono stato iscritto alle superiori.
Qual è la tua materia preferita?
Y: Matematica
A: Matematica, ma anche inglese e storia.
Cosa fai nel tempo libero?
Y: Mi piace giocare a calcio e uscire con i miei amici.
A: Esco con gli amici e guardo le partite. In questi anni ho partecipato a molte attività con le associazioni del territorio.
Cosa vorresti fare da grande?
Y: Per me l’importante è essere indipendente.
A: Direi lo chef o l’insegnante di matematica, visto che mi piace cucinare ma vorrei anche coltivare quest’altra passione.
Cosa vorresti dire al tuo amico?
Y: Abu è un ragazzo in gamba, sa cosa deve fare, è studioso. Mi piace molto quello che fa, gli direi di continuare così.
A: Gli consiglio di continuare così. Ha tanti obiettivi e si sta impegnando molto.
Anche noi di Arci auguriamo a Yama e Abu di continuare a studiare e ad impegnarsi per i propri obiettivi e le proprie passioni. Auspichiamo loro un percorso che porti verso l’autonomia e la serenità.