Ecoinformazioni è un gruppo di Arci Como composto da giornalistɜ indipendenti che insieme denunciano ingiustizie e violenze locali e planetarie e costruiscono alternative al sistema liberista crudele e opprimente.
Ecoinformazioni è con te per sviluppare il suo ruolo come spazio di dialogo, di confronto, per avere insieme una voce armoniosa per informare, per unire e per ispirare quando tutto sembra dirci di tacere e di accontentarci. Con il tuo supporto e la tua partecipazione la nostra voce indipendente sarà più chiara ed efficace.
Abbiamo raccolto le loro testimonianze che ci raccontano di come hanno iniziato a collaborare con Ecoinformazioni e cosa rappresenti per loro questo spazio.
Bea, originaria del Centroamerica e organizzatrice della campagna Semina informazione partecipata: “Dopo aver lavorato sette anni nell’industria, ho scoperto di aver bisogno di appartenere a una realtà con al centro la persona, non il prodotto”. Partecipando con ecoinformazioni non solo vengono apprezzati i miei talenti tecnici – grafica, fotografia, lingue – ma mi viene chiesto perché penso come penso. La mia individualità non viene sfruttata, ma coltivata. Sono diventata molto consapevole del mio contesto culturale e di come esso sia diverso da quello europeo e Italiano. Insieme impariamo a valorizzare le differenze per arricchire i nostri media e le iniziative che animiamo. Poco tempo fa, ad esempio, mi hanno chiesto di partecipare a un incontro per l’apertura di un Corridoio umanitario. Ecoinformazioni ha visto in me una persona che comprende la complessità delle decisioni e dei processi. La mia presenza ha aiutato a rasserenare e rendere più proficuo l’incontro. Vorrei che tutti ci sentissimo sempre importanti come mi sono sentita io in quel momento”.
Sara: “L’amore è una forza pazzesca, che ci trascina oltre ogni limite. Da Roma a Como per cercare di dare, ogni giorno, voce a chi non ne ha. Ho vissuto il peggio, ero depressa, rotta, emotivamente distrutta, ma grazie a ecoinformazioni, e alla rete di conoscenze trovata lì, sono risorta come una fenice. Più forte di prima. Certe cose, certe sofferenze, si possono solo capire se le hai vissute sulla tua pelle. È stato il calore umano trovato in eco che mi ha fatto capire che non devo cambiare per essere benvenuta o apprezzata. Il mio punto di vista ha il suo valore, insieme a quello di tutti! È molto sconcertante, all’inizio, trovare una realtà dove il tuo contributo è sempre apprezzato. Anche quando gli altri non sono d’accordo! Senza comunicazione non c’è cultura, e qui senza ecoinformazioni non c’è una vera comunicazione.”
Pietro, cresciuto in una famiglia molto coinvolta nell’attivismo politico: “Cambiare il mondo è un bisogno sociale e voglio essere parte del cambiamento…Esistono dei sistemi sociopolitici che trovo ingiusti. Esistono dei movimenti antagonisti che vanno contro di essi e io voglio esserci e fare la mia parte. Sono contento di essere stato cresciuto antifascista, ma nonostante questo non porto avanti la lotta dei miei. Ho avuto la possibilità di verificare io, quando ero in stazione e c’erano 800 persone accampate, respinte alla frontiera, che quello era sbagliato. Una volta parlai con un giovane migrante della mia età, chiesi dove fossero i suoi genitori e scoprii che erano stati uccisi dal regime da cui lui era in fuga. Attraverso ecoinformazioni, ho la possibilità di toccare con mano e di parlare di queste situazioni, in altri media è molto complicato. In ecoinformazioni, invece, c’è spazio per il confronto, per il dialogo. Questo mi offre una prospettiva sulla realtà sociale che non solo è raccontare per qualcuno, ma anche poter dare la propria visione del racconto.”
La foto di Lux è comparsa come immagine di copertina nel primo articolo pubblicato da ecoinformazioni per il Como Pride 2022. “Vedermi in copertina mi ha fatto sentire orgogliosa del lavoro che faccio. Penso a quante persone sono adesso come ero io da più piccola, e vedere un esempio a cui riferirsi è anche formativo. Mi sono sentita… felice!”.
Riguardo il Como Pride: “Ho rivisto a Como una luce che non vedevo da anni. Ho anche visto apparire la mia comunità, che in provincia mi sembrava essere assente. È molto bello che ecoinformazioni accentui la sua scelta di giornalismo partecipato: i protagonisti degli articoli sono spesso le persone che li scrivono. Si sente molta passione dietro le cose che fanno. Una comunicazione efficace, pregna delle lotte che portiamo avanti.”
Mariateresa: “Mi sono avvicinata alla politica da giovanissima… In prima liceo mi ricordo Fabio (oggi presidente di ecoinformazioni) venire nella mia classe a fare controinformazione sulla strage di piazza Fontana. Erano gli anni nei quali il movimento femminista ha avuto un grande sviluppo dappertutto. Da allora questo impegno è proseguito con relazioni diverse, luoghi diversi, situazioni diverse. Ecoinformazioni per me è stata una spinta alle relazioni, non è un giornale dove tu mandi la notizia e ti pubblicano. È una realtà dove tu trovi delle persone con cui puoi entrare in relazione – costruire relazioni. È un’avventura giornalistica attiva in quello che succede. ecoinformazioni c’è quando le cose accadono.”
Michela ci racconta di come si sentisse impotente nel veder cambiare il mondo sotto i propri occhi senza poter fare niente. “Ho deciso di fare il Servizio civile perché mi sentivo molto chiusa, non mi esponevo. L’attivismo è stato un modo per determinare la mia persona e valorizzarla. Mi sento utile per qualcosa, per esprimere messaggi, affermare valori. Questo aiuta molto anche la mia autostima. Ho scelto di avvicinarmi a ecoinformazioni perché in linea con i miei ideali, i miei valori: la non violenza, la pace, i diritti Lgbtqia+…, tutti valori che riguardano le persone, la società insieme all’amore, la solidarietà, l’unione. Questi valori li riscontro nelle persone, negli eventi, nelle situazioni che si creano. Con eco mi sento sicura di esplorare il mio attivismo in una maniera serena, pacifica.”.