Arci Perugia, con la sua onlus Arcisolidarietà Ora d’Aria, da anni porta avanti progetti di accoglienza in tutta la provincia, sia autonomamente sia in ATS con altri soggetti del territorio come i SAI Ordinari nei comuni di Perugia, Foligno e Gubbio e i SAI Minori nel comune di Panicale e nel comune di Corciano.
Proprio nell’ambito dei suoi progetti, Arci Perugia è riuscita ad accogliere la famiglia Ali Zada in fuga dall’Afghanistan.
Tutti ricordiamo il caos e l’inferno dell’aeroporto di Kabul nei giorni immediatamente successivi alla presa del potere da parte dei talebani. Le immagini delle auto in coda per entrare nell’aeroporto di Kabul, in cui migliaia di persone tentavano di imbarcarsi su aerei cargo per cercare un destino migliore, sono tristemente indelebili.
La famiglia Ali Zada è tra quelli che sono riusciti a mettersi in salvo e a lasciare l’Afghanistan con il ponte aereo organizzato dall’Esercito Italiano.
Il padre vedovo Ishak, che per venti anni ha lavorato come tuttofare in vari enti italiani – imparando anche benissimo la lingua italiana – è riuscito a portare via le due figlie minori, i tre figli e la giovane nuora. Ora sono al sicuro e vivono a Perugia presso il SAI Ordinario gestito da Arci.
Hosna, la figlia più piccola, frequenta la scuola dell’obbligo mentre l’altra ragazza sta iniziando un corso di sartoria. Il figlio maggiore, che studiava informatica, è in procinto di iniziare un tirocinio proprio in questo ambito. Nelle difficoltà che si incontrano quando si lascia il proprio paese a seguito di eventi di questo genere, però, spesso seguono grandi avvenimenti. A maggio infatti è nata la piccolina.
Arci Perugia partecipa al progetto Circolo Rifugio in collaborazione con il circolo territoriale giovanile Porco Rosso e, dopo aver accolto giovani rifugiati nel passaggio tra i progetti di accoglienza e la vita in autonomia, accoglie al momento una persona proveniente dai corridoi umanitari dall’Afghanistan.
Sempre nell’ambito dell’accoglienza, Arci Perugia, gestisce anche alcuni Centri di Accoglienza Straordinaria per richiedenti asilo, garantendo tutti i servizi necessari per un percorso di consapevolezza e accompagnamento nell’iter della richiesta asilo e dell’integrazione nel territorio. Nei CAS vivono al momento anche diverse persone provenienti dall’Ucraina, compresi alcuni nuclei con vulnerabilità gravi inviati dalla Croce Rossa Italiana.
Arci Perugia ha dato ulteriore disponibilità ad accogliere profughi e profughe dall’Ucraina nell’ambito del protocollo tra Arci Nazionale e Protezione Civile.